Il DAC7, per quanto riguarda Goboony, si applica a tutti gli utenti che ricevono dei corrispettivi dalla condivisione del proprio veicolo come proprietari sulla piattaforma. Questo è applicabile a tutti gli utenti che condividono i loro veicoli in uno Stato membro dell'UE.
Se hai un'inserzione per una proprietà situata in uno dei 27 Stati membri dell'UE o se sei residente in uno Stato membro dell'UE, i tuoi dati saranno condivisi con il paese pertinente. Se possiedi un numero di identificazione fiscale (TIN) in un paese diverso dal tuo paese di residenza principale, le informazioni potrebbero essere condivise anche con l'autorità fiscale di un paese diverso dal tuo paese di residenza.
In base al DAC7, un operatore della piattaforma Goboony è obbligato a segnalare le tue informazioni tramite l'autorità fiscale nazionale dello Stato pertinente.
Per gli utenti privati dovremo comunicare:
- nome e cognome;
- indirizzo di residenza;
- data di nascita e CF;
- luogo di nascita;
- numero di partita IVA se presente.
Invece, se svolgi l’attività di noleggio come partita IVA individuale o società sono richiesti:
- ragione sociale;
- indirizzo della sede legale;
- partita IVA o codice fiscale;
- numero di registrazione dell’attività presso la Camera di Commercio competente;
- indicazione sulla presenza di una stabile organizzazione in uno dei Paesi UE.
Per entrambe le tipologie di soggetti, deve essere comunicato il totale dell’importo generato dalla condivisione, con riferimento ai corrispettivi dell’anno di imposta. Il trasferimento delle informazioni dovrà avvenire solo se:
- l’attività privata o quella di noleggio tramite partita IVA, ha generato più di 30 operazioni annue;
- gli incassi ottenuti sono superiori al valore di €2.000.
Al di sotto di questa soglia non è previsto l’obbligo di comunicazione. Il trasferimento delle informazioni deve essere eseguito entro il 31 dicembre di ogni anno. L’unica eccezione è quella prevista per il 2023, dato che la direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2023, in questo caso, la comunicazione è stata slittata al 31 gennaio 2024.